Sembra di sentire le note del violinista di Chagall,
disegnato dal Pignataro. Note che forse raccontavano lo splendido viaggio di
alcuni bambini che, attraverso i murales, volevano un mondo diverso: magari
solo una Frattaminore diversa.
Negli anni, dal punto di vista culturale, Frattaminore è
cambiata e non certo in meglio.
Eppure nel centro storico di questo nostro piccolo Paese è
racchiusa una storia antichissima, storia che non tutti conosciamo.
Una storia dalla quale bisognerebbe partire per progettare
il futuro di questa nostra piccola comunità; andrebbe insegnata nelle scuole;
esaltata da tutte le Amministrazione, che dovrebbero farne il punto di partenza
per qualsiasi progetto politico.
Ed invece venendo giù quei muri che “ospitavano” il murales,
sembra che siano venute meno le difese contro un certo imbarbarimento
culturale, permettendo l’ingresso nella nostra piccola società di eventi e
iniziative del tutto estranee alla nostra tradizione. Un imbarbarimento che
forse è iniziato molto prima, sotto i nostri occhi, e non ce ne siamo accorti.
Distratti da chissà cosa.
Domani chi vorrà guidare questo paese, non potrà farlo in
modo adeguato se non terrà conto delle radici storico-culturali di questa
comunità.
Tutto questo per promuovere uno sviluppo sociale ed
economico in linea con il nostro territorio; serve anche ad evitare derive che
“inquinino” il nostro territorio, non portando vantaggi alla nostra piccola
realtà locale.
La storia è una grande maestra: e lasciamola insegnare
dandole tutti gli strumenti possibili
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