Bisogna intervenire presto
con i monitoraggi delle cavità. Con il passare del tempo si indeboliscono
ulteriormente e noi non sappiamo esattamente quale è la reale situazione.
Non sappiamo come si
presentano dal punto di vista strutturale.
Con il periodo estivo si
avvicinano i forti temporali, quelli che mettono a dura prova il sistema
fognario, costringendo le acque bianche a trovare uno sfogo naturale attraverso
le varie cavità presenti.
La cavità che è messa a dura
prova al momento si trova al di sotto di Palazzo Carafa, che ha raggiunto un
livello di instabilità molto critico.
Naturalmente parliamo di
grotte che in larga parte sono di sotto ad aree private e non pubbliche.
Ma facciamo il punto della situazione per quanto
riguarda gli allagamenti:
Gli allagamenti, che
interessano essenzialmente via Viggiano, Via Liguori, Piazza Crispi, Via Roma e
Vico dell’Angelo, sono dovuti a vari fattori: alla conformazione orografica del
terreno, visto che si tratta del punto più basso di Frattaminore; al fatto che
il collettore che corre lungo l’asse via Sant’Arpino – via Viggiano raccoglie
le linee fognarie di quasi tutto il centro urbano, fino a via Cavalieri di
Vittorio Veneto compresi i due PEEP; alla difficoltà dello stesso collettore a
confluire le acque nel collettore posto lungo la strada provinciale
Aversa-Caivano.
Come atti per la risoluzione del problema abbiamo una Delibera
di Giunta la n°125 del 14/10/2014 avente come oggetto “Manutenzione
straordinaria del collettore fognario di via Viggiano e via Turati. Redazione
del documento preliminare e della progettazione preliminare – atto d’indirizzo”
e una Determinazione la n. 44 del 13/11/2015 avente come oggetto: “Studio
per la risoluzione del problema del sistema fognario persistente in via Viggiano. Affidamento incarico”. Poi il nulla.
Con l’insediamento della
Commissaria Prefettizia l’iter è stato ripreso.
Infatti è stato incaricato di
un apposito studio l’ingegnere Antonio Ciarleglio, come da deliberazione n° 43
del 04/11/2015 e successiva determina n°44/2015 del settore LL.PP., al fine di
predisporre “apposito studio finalizzato all’individuazione di una soluzione al
problema”.
In questo studio,
consegnato il 24/3/2016, si legge: “il progetto
preliminare agli atti non elimina i dubbi sulla effettiva capacità dei sistemi
fognari principali,
(da progettare), di ricevere le portate d’acque, non affronta il problema delle interferenze con
gli attuali sotto servizi presenti lungo via Viggiano e non tiene conto delle conseguenze
legate alle sezioni di scavo in prossimità dei fabbricati realizzati con
strutture in muratura
portante”.
Le conclusioni a cui
è pervenuto l’ing. Ciarleglio sono:
• la necessità di
una ricognizione e analisi del sistema fognario esistente sul territorio;
• valutare la
possibile realizzazione di una vasca di laminazione;
Alla fine la
Commissaria, con Delibera n. 38 DEL
05/04/2016, è giunta alle seguenti conclusioni:
• “ricognizione ed
analisi del sistema fognario esistente sul territorio anche ricorrendo in caso di assenza di personale interno, ad affidamento
a tecnici esterni e/o convenzioni con
istituti universitari entro il tempo ultimo di approvazione del bilancio preventivo con apposita quantificazione del
possibile costo;”
• “predisposizione
con tempestività e comunque non oltre il 30 maggio c.a., di uno studio di fattibilità di una vasca di laminazione al
fine di accumulare provvisoriamente
una parte delle piogge abbondanti e affrontare così il complesso problema de quo”.
Per quanto riguarda
le cavità bisogna accedere al censimento presente in Comune, che risale agli
anni ’80, e a tutti i dati disponibili all’ Ufficio Tecnico.
Acquisiti tutti i
dati procedere ad un analisi del territorio per individuare i vuoti di
competenza pubblica ed emanare al più presto un’ordinanza affinché i privati commissionino
i rilievi per la verifica tecnica di stabilità delle cavità.
Quindi, prima di qualsiasi
progetto di recupero, è necessario occuparsi della sicurezza delle strutture in
questione, poiché i residenti di quella zona vivono nel timore che nuovi catastrofici
eventi possano accadere.
L’ultimo evento di via
Liguori, in particolare, ha scosso particolarmente gli abitanti della zona, che
naturalmente sono visibilmente preoccupati ed ogni temporale è motivo di
stress; di nottate in bianco.
La questione particolarmente
serie, e mai affrontata nel modo dovuto da tutti gli attori in campo sulla
scena politica, non ammette più rinvii.
Più il tempo passa e più il
processo potrebbe diventare irreversibile, con possibili gravi danni agli
immobili e –speriamo che non succeda mai- alle persone.
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