sabato 12 novembre 2016

CONTINUIAMO A CHIEDERE UN USCITA PIU' SICURA ALLA VIA MANZONI




Si continua ancora fortemente a seguire la questione sicurezza all’ingresso del plesso della scuola Colombo lato via Manzoni.

Di cosa si tratta?

Brevemente: nell’orario d’ingresso, ma soprattutto nell’orario di uscita, abbiamo chiesto di evitare alle auto- naturalmente parliamo fondamentalmente di auto dei genitori degli alunni- di entrare nella via Manzoni, strada che porta al cancello della scuola.

Perchè questo?

Semplicemente perchè le auto in manovra, essendo la carreggiata invasa dal flusso in entrata o in uscita degli alunni, mettono in pericolo l’incolumità dei bambini. Vari episodi sono successi, l’ultimo in ordine di tempo due settimane fa.

Già all’inizio del 2015 con una richiesta a firma di alcuni genitori si richiedeva un intervento da parte dell’Amministrazione.






Non abbiamo ottenuto risultati, tranne quello di veder posto un divieto di transito- senza specificare gli orari- all’inizio della strada, senza nessuna disposizione in merito.



E’ trascorso più di un anno e ho deciso di inviare un’altra lettera alla nuova Amministrazione per portarla a conoscenza dei fatti e per invitarla a elaborare un piano traffico che tenga conto delle esigenze di sicurezza all’esterno di tutti i plessi scolastici.




Al momento nessun intervento in merito, ma sembra che è in fase di elaborazione un nuovo piano traffico che dovrebbe tener conto di quanto detto sopra. Mi è stato assicurato un forte interessamento in tal senso.

Unica nota positiva al momento è l’impegno da parte della Polizia Locale nel regolare l’ingresso alla via Manzoni.

Nel frattempo si invitano i genitori ad evitare di parcheggiare nella suddetta strada oppure, qualora entrino per parcheggiare, di attendere il deflusso degli scolari prima di iniziare qualsiasi manovra di uscita dalla stradina.

Facciamo appello al nostro senso civico

sabato 5 novembre 2016

UNA STRADA SENZA NOME E SENZA SENSO

Strada tra i due plessi scolastici in via Sacco e Vanzetti

Se vi capita di passare in via Sacco e Vanzetti, noterete una strada che si sviluppa tra i due plessi scolastici.

Una strada a fondo chiuso, senza nome e soprattutto senza nessun “senso”. Forse in origine vi era un progetto di collegamento con via Neruda o con traversa Sacco e Vanzetti (vedi foto sotto).


  Cosa che sembra ormai impossibile visto l’edificio esistente, che sarà stato costruito in un secondo momento, che blocca lo sviluppo successivo dell’asse viario. Del resto il progetto è saltato già anni fa quando fu realizzato un punto per la raccolta differenziata proprio in fondo alla strada.


La sbarra che blocca l’ingresso potrebbe far pensare ad una strada privata; mi sono informato ed è una strada pubblica.
   
Una strada non solo inutile ma che rappresenta un luogo ideale per lo sversamento illecito di rifiuti.

E allora per il futuro eliminiamo questo “non senso” e sfruttiamo lo spazio per congiungere i due plessi scolastici, in vista anche di una futura realizzazione di un istituto comprensivo. 
Qualche mese fa ho posto la questione al Sindaco che mi ha assicurato un intervento, condividendo la mia posizione.


Attendiamo affinché venga riempito in modo adeguato questo vuoto urbano.

giovedì 27 ottobre 2016

IMPARIAMO A PREVENIRE



PIAZZA SAN MAURIZIO DOPO LA TROMBA D'ARIA

L’evento naturale del 7 Ottobre scorso, che ha colpito Frattaminore, ha scioccato totalmente la cittadinanza che si è trovata davanti ad un fenomeno che non aveva mai interessato la nostra comunità. Il disastro provocato per le strade del paese ha fatto capire- nel caso ce ne fosse bisogno- la devastante e imprevedibile forza della natura.
Non vi sono modi per ostacolarla; possiamo solo essere preparati al meglio.
La nostra unica possibilità è la PREVENZIONE.
Dobbiamo essere preparati contro ogni evento possibile con interventi di prevenzione ad hoc e una pronta organizzazione per intervenire nel dopo disastro.
Certo, una più attenta e professionale costruzione di alcuni tetti avrebbe evitato il peggio. Ogni committente, tecnico e ditta può assumersi la responsabilità di procedere con lavori in economia e con negligenza, ma deve capire che tale imperizia è inaccettabile se può minacciare la salute e la vita altrui.
Il post-tromba d’aria è stato reso ancora più complicato dalla presenza di pezzi di lastre di amianto e relativi detriti presenti in strada. Su questo facciamo appello all’amministrazione affinché continui l’opera di censimento dei manufatti in amianto e di sensibilizzazione per una loro definitiva e corretta eliminazione sul nostro territorio.
Ritornando alla tromba d’aria, dobbiamo renderci conto che un simile evento può riverificarsi. Così come in caso di eccessive piogge, non dimentichiamo le cavità instabili, possiamo avere allagamenti- emblematica la questione dell’allagamento del centro storico che già di per sé richiederebbe un piano di intervento post-evento ad hoc- e senza dimenticare la possibilità di eventi sismici .
 Naturalmente da questa esperienza bisogna trarre le giuste conclusioni per organizzare la dovuta prevenzione:

-Prima di tutto adottare il piano di emergenza locale, che sembra già essere presente in qualche cassetto, rendendolo pienamente operativo

-Costituire un presidio locale di protezione civile, per avere subito una squadra di primo intervento in aiuto della popolazione in caso di eventi catastrofici naturali.

-Costituire un fondo per fronteggiare le relative spese per la messa in sicurezza e il ripristino delle aree pubbliche, e per far fronte alle esigenze delle famiglie eventualmente colpite dalle calamità.
  
-Curare una costante manutenzione e pulizia di strade ed aree pubbliche.
 
Sarebbe stato opportuno, nel consiglio comunale di Venerdì prossimo, affrontare l’argomento con una dettagliata relazione e con proposte da cui partire per una futura, ma soprattutto immediata, azione di prevenzione e di organizzazione nel caso di nuovi eventi. Tutto questo poteva essere fatto collegandosi alla nota del presidente nazionale dell’Anci- in seguito al sisma che ha colpito il centro Italia- inviata a tutti i comuni, che prevedeva una discussione sul tema del rischio sismico presente sul nostro territorio. 
Nota Anci
Insomma una occasione importante per discutere e affrontare la questione riguardante tutti gli eventuali rischi che possano riguardare il territorio frattaminorese.
Rischi legati ad eventi naturali in combinazione con le modifiche strutturali apportate dall’uomo sul territorio.

mercoledì 1 giugno 2016

FACCIAMO APPELLO AL NOSTRO IMPEGNO CIVICO



Trovo interessante, in questi giorni di campagna elettorale, che molti candidati siano rimasti inorriditi dall'incendio avvenuto nel piccolo parco giochi di via Turati.Sopratutto fanno costante riferimento alla mancanza di un adeguato sistema di video-sorveglianza.

Noi cittadini tutti dobbiamo tenere ben presente che siamo il "primo strumento di sorveglianza" sul territorio e come tali dobbiamo essere pronti a segnalare; a denunciare.

Prima di qualsiasi ausilio tecnico, dobbiamo fare appello al nostro impegno civico che deve manifestarsi ogni giorno dell'anno e non solo in campagna elettorale.

Ecco perchè ho sentito il dovere di denunciare lo stato di degrado e di abbandono dell'area giochi in via Turati nel Settembre del 2014, tanto da definirlo il Parco degli Ignoranti per distingurlo da quello nuovo, chiamato Parco delle Culture.
Dopo la mia denuncia non ho percepito questo senso di disgusto e ribellione verso l'inefficienza ed il degrado, da parte dei cittadini-candidati che oggi sono inorriditi.
Prima di essere candidati bisogna ritrovare il senso di essere cittadini attivi.

Vi invito a visionare il video-denuncia al link sottostante.
https://youtu.be/e5OEpZWBDjc

martedì 31 maggio 2016

BISOGNA FARE PRESTO, NON ATTENDIAMO LA TREGEDIA




Bisogna intervenire presto con i monitoraggi delle cavità. Con il passare del tempo si indeboliscono ulteriormente e noi non sappiamo esattamente quale è la reale situazione.

Non sappiamo come si presentano dal punto di vista strutturale.

Con il periodo estivo si avvicinano i forti temporali, quelli che mettono a dura prova il sistema fognario, costringendo le acque bianche a trovare uno sfogo naturale attraverso le varie cavità presenti.

La cavità che è messa a dura prova al momento si trova al di sotto di Palazzo Carafa, che ha raggiunto un livello di instabilità molto critico.



Naturalmente parliamo di grotte che in larga parte sono di sotto ad aree private e non pubbliche.



Ma facciamo il punto della situazione per quanto riguarda gli allagamenti:



Gli allagamenti, che interessano essenzialmente via Viggiano, Via Liguori, Piazza Crispi, Via Roma e Vico dell’Angelo, sono dovuti a vari fattori: alla conformazione orografica del terreno, visto che si tratta del punto più basso di Frattaminore; al fatto che il collettore che corre lungo l’asse via Sant’Arpino – via Viggiano raccoglie le linee fognarie di quasi tutto il centro urbano, fino a via Cavalieri di Vittorio Veneto compresi i due PEEP; alla difficoltà dello stesso collettore a confluire le acque nel collettore posto lungo la strada provinciale Aversa-Caivano. 
Come atti per la risoluzione del problema abbiamo una Delibera di Giunta la n°125 del 14/10/2014  avente come oggetto “Manutenzione straordinaria del collettore fognario di via Viggiano e via Turati. Redazione del documento preliminare e della progettazione preliminare – atto d’indirizzo” e una Determinazione la  n. 44 del 13/11/2015 avente come oggetto: “Studio per la risoluzione del problema del sistema fognario persistente in via Viggiano. Affidamento incarico”. Poi il nulla.




Con l’insediamento della Commissaria Prefettizia l’iter è stato ripreso.

Infatti è stato incaricato di un apposito studio l’ingegnere Antonio Ciarleglio, come da deliberazione n° 43 del 04/11/2015 e successiva determina n°44/2015 del settore LL.PP., al fine di predisporre “apposito studio finalizzato all’individuazione di una soluzione al problema”.

In questo studio, consegnato il  24/3/2016, si legge: “il progetto preliminare agli atti non elimina i dubbi sulla effettiva capacità dei sistemi fognari principali, (da progettare), di ricevere le portate d’acque, non affronta il problema delle interferenze con gli attuali sotto servizi presenti lungo via Viggiano e non tiene conto delle conseguenze legate alle sezioni di scavo in prossimità dei fabbricati realizzati con strutture in muratura portante”.

Le conclusioni a cui è pervenuto l’ing. Ciarleglio sono:

• la necessità di una ricognizione e analisi del sistema fognario esistente sul territorio;

• valutare la possibile realizzazione di una vasca di laminazione;

Alla fine la Commissaria, con Delibera n. 38 DEL 05/04/2016, è giunta alle seguenti conclusioni:

• “ricognizione ed analisi del sistema fognario esistente sul territorio anche ricorrendo in caso di assenza di personale interno, ad affidamento a tecnici esterni e/o convenzioni con istituti universitari entro il tempo ultimo di approvazione del bilancio preventivo con apposita quantificazione del possibile costo;”

• “predisposizione con tempestività e comunque non oltre il 30 maggio c.a., di uno studio di fattibilità di una vasca di laminazione al fine di accumulare provvisoriamente una parte delle piogge abbondanti e affrontare così il complesso problema de quo”.

Per quanto riguarda le cavità bisogna accedere al censimento presente in Comune, che risale agli anni ’80, e a tutti i dati disponibili all’ Ufficio Tecnico.

Acquisiti tutti i dati procedere ad un analisi del territorio per individuare i vuoti di competenza pubblica ed emanare al più presto un’ordinanza affinché i privati commissionino i rilievi per la verifica tecnica di stabilità delle cavità.

Quindi, prima di qualsiasi progetto di recupero, è necessario occuparsi della sicurezza delle strutture in questione, poiché i residenti di quella zona vivono nel timore che nuovi catastrofici eventi possano accadere.

L’ultimo evento di via Liguori, in particolare, ha scosso particolarmente gli abitanti della zona, che naturalmente sono visibilmente preoccupati ed ogni temporale è motivo di stress; di nottate in bianco.

La questione particolarmente serie, e mai affrontata nel modo dovuto da tutti gli attori in campo sulla scena politica, non ammette più rinvii.



Più il tempo passa e più il processo potrebbe diventare irreversibile, con possibili gravi danni agli immobili e –speriamo che non succeda mai- alle persone.

martedì 5 aprile 2016

#FRATTAMINORESTOPVANDALISMO


Non è più sopportabile per un paese civile vedere un simile scempio!
Continuamente vedo, girando per la mia Frattaminore, lo spettacolo indecoroso di beni pubblici deturpati e sporcati in seguito ad azione vandaliche.
Qualcuno mi dirà, in riferimento agli adoloscenti, che lo fanno per gioco e per ammazzare la noia ( "so'guagliun' nun sanno che fa' "): no è vandalismo.



 Ogni danno arrecato al bene pubblico rappresenta un costo per la comuntà che ricade su tutti, anche sui vandali e sulle famiglie dei vandali che si sono resi protagonisti del vile gesto.
In questo modo importanti risorse, che potrebbero essere utilizzate per migliore il nostro piccolo paese, vengono deviate per far fronte alle spese di riparazione dei danni che il comune subisce.Allo stesso tempo i beni danneggiati diventano un grandissimo pericolo per i bambini.


Qui non è questione di cattiva politica o cattiva gestione da parte degli organi comunali competenti, ma semplicemente di inciviltà da parte di cittadini, per lo più adolescenti, che trovano divertente danneggiare beni che appartengono a tutti.Divertentimento gratuito.
Sì perchè la concezione di molti nostri vandali-concittadini, ripeto molti sono adolescenti- forse la totalità, è che il bene essendo di tutti può essere danneggiato a piacemento perchè non comporta costi per se o per le proprie famiglie.E' di tutti.Lo posso utilizzare anche io e quindi posso anche divertirmi a distruggerlo.



Dico sinceramente basta, un paese così ridotto è inguardabile ed inaccettabile.Mi sento con tutte le forze di dover denunciare questo stato di cose.

Nel fare questo mi sento di esortare fortemente le future Amministrazioni ad essere più attenti al controllo del territorio e cercare di aumentare i momenti di coinvolgimento degli adolescenti, e comunque dei cittadini tutti, coinvolgendoli in iniziative culturali e di impegno civile, tale da far nascere il rispetto verso ogni singolo angolo del nostro paese.

Ma prima di tutto è importante il lavoro che possiamo fare noi nelle nostre famiglie, con l'aiuto della scuola, per insegnare il senso civico ai nostri figli.Senso civico che rappresenta un punto di partenza fondamentale per lo sviluppo di quel rispetto reciproco e di quel rispetto verso il territorio, senza il quale qualsiasi scelta amministrativa futura appare difficile da realizzarsi o adddirittura inutile.










domenica 10 gennaio 2016

UNA FORESTA DI LAMPIONI



Alla via Sergente Greco, una delle strade che conduce al Parco Virgilio per intenderci, vi è la presenza di un numero eccessivo di lampioni per l’illuminazione stradale.

Infatti, per ogni punto individuato per il loro posizionionamento, ci sono due lampioni : uno che illumina la strada ed un altro che illumina il parcheggio.

Se non bastasse, abbiamo due vecchi e grossi pali di cemento, di quelli che portavano elettricità nelle nostre case molto tempo fa, sui quali corre un cavo elettrico che sembra fornisca corrente ad un unico lampione.




Un allacciamento che non sembra - potrei anche sbagliarmi- essere particolarmente a norma.



Tutti i lampioni, riferendomi a quelli più moderni, ostruiscono il passaggio ai parcheggi  – sicuramente qualche guidatore distratto li avrà leggermente “accarezzati”- con importanti limitazioni per entrare ed uscire dagli apposti spazi adibiti alla sosta.




E’ una situazione atipica dal punto di vista tecnico e molto discutibile anche dal punto di vista del decoro urbano.


Tra l’altro sembra che all’interno delle aiuole, all’esterno del parco pubblico, vi sono almeno tre – l’ho appurato visivamente – punti dove poter installare nuovi lampioni, in questo modo si potrebbero eliminare tutti gli altri e rendere quel tratto molto più bello da vedere e più pratico da percorrere.



A volte bastano piccoli interventi per rendere Frattaminore molto più gradevole: quindi spero proprio che la prossima Amministrazione ne tenga conto e che rimedi a tali "brutture urbane".