Qualche giorno fa ho avuto modo di assistere, nella
sala consiliare Sandro Pertini di Frattaminore, alla presentazione del
programma per la pubblicità, trasparenza e la diffusione d’informazioni da
parte delle pubbliche amministrazioni, in osservanza del d.lgs. n°33 del 2013.
Un grande impegno che l'attuale Amministrazione
comunale dovrà portare avanti, nonostante la scarsità di risorse.
Ma c'è un altro tipo di trasparenza che ritengo altrettanto importante.
E riguarda l’azione politica, altresì l’impegno, dei rappresentati che
ogni cittadino ha contribuito ad eleggere.
Si è vero i consigli comunali sono aperti al pubblico, salvo determinate
limitazioni, ed ogni cittadino può parteciparvi liberamente.
Va comunque fatto un successivo sforzo, portare nelle case dei cittadini
la politica o comunque l’attività amministrativa, perché è nel nostro interesse
farlo.
La Casa Comunale non è supermercato dove scelgo il mio prodotto (i
servizi) vado alla cassa e pago il corrispettivo (le tasse e gli oneri).
Ho l’obbligo da cittadino di interessarmi delle azioni intraprese
dall’amministrazione, dei risultati raggiunti, insomma di sapere come le tasse
versate, con tanto sacrificio, sono utilizzate.
Soprattutto ho il diritto di capire come affronta i problemi dei
cittadini, chi ho contribuito a eleggere. Quali proposte è capace di avanzare.
Ecco perché ho fatto richiesta a quest’Amministrazione di portare nel
più breve tempo possibile in consiglio comunale
il regolamento per la disciplina delle riprese audio/video, per la sua
approvazione.
Regolamento che lo stesso Sindaco si era impegnato a realizzare più si
un anno fa ,ma che a ancora oggi non vede la luce.
In questo modo possiamo condividere in rete, strumento così largamente
utilizzato, momenti importanti della nostra vita pubblica per rendere la nostra
partecipazione più attiva e meno marginale.
Il nostro impegno non può limitarsi alla sola cabina elettorale.
Quando apponiamo una croce sulla scheda, abbiamo espresso una preferenza
di cui ci dobbiamo assumere la responsabilità. Abbiamo il dovere di verificare
se la persona da noi votata assolva il proprio compito e lo fa nel migliore dei
modi.
Per questo, se i cittadini non entrano nell’aula consiliare, bisogna
fare in modo di portare il consiglio comunale nelle case dei cittadini.
Perché se determinate cose non vanno non è solo colpa loro, ma in parte anche nostra.