Sarà che sono abituato male, ma quando penso alla politica, penso a
qualcosa che dovrebbe portarmi come cittadino a occuparmi del mio paese,
analizzandone le criticità e avanzando proposte concrete.
Essere disponibile al confronto, al dibattito, a intraprendere iniziative in
base agli strumenti che mi sono concessi dalle leggi, dagli statuti e dai
regolamenti.
Penso alla politica immaginandola come qualcosa che fa rumore, un
piacevole rumore: il rumore delle parole.
Parole che voglio sentire da chi amministra e da chi al momento si trova
all’opposizione ,almeno come definizione, e che ha il compito ,non meno oneroso, comunque di controllare e indirizzare l’attuale maggioranza.
Intediamoci:per opposizione definisco tutti coloro che non condividono
la linea politica, o parte di essa, oppure determinate scelte o non scelte di
questa amministrazione (chiariamoci: ci sono dentro anche io, con tutte le
responsabilità del caso).
Vi
ricordate “il gioco del silenzio”?
In poche
parole quel gioco dove un partecipante nascondendo un gessetto nella mano
destra o sinistra, chiamava il più silenzioso degli altri partecipanti.
Bene nel
nostro caso immaginiamo che il partecipante con il gessetto è IL POPOLO (quello
votante); il gessetto IL GOVERNO DELLA CITTA’ e il partecipante prescelto LA
COALIZIONE POLITICA chiamata a governare
Solo che
nella realtà le cose non stanno esattamente così.
Il popolo
non potrà mai scegliere chi negli anni precedenti ha taciuto sulle scelte
dell’amministrazione; senza avanzare una proposta alternativa; senza battersi
con tutte le forze contro scelte che si ritenevano sbagliate.
Molto
probabile che, alla luce dei fatti ,i cittadini frattaminoresi sceglieranno
alle prossime elezioni di nuovo l’attuale coalizione che governa il paese,
indipendentemente dalla figura scelta per la sua guida.
Coalizione
che sarà ancora più forte se accompagnata dall’affermazione dell’attuale
sindaco nella prossima tornata elettorale nel caso di una sua candidatura alle regionali.
Purtroppo tranne
qualche voce fuori dal coro silenzioso, non si imprime una definita svolta
all’azione politica di opposizione. Questo non tanto perché bisogna sgambettare
l’attuale amministrazione, essendo questo un lavoro fine a se stesso e per
l’ambizione di pochi,ma perché Frattaminore ha il diritto di ritrovare quella
dialettica politica che sempre l’ha contraddistinta e che permette a tutti di
migliorare noi stessi e il paese in cui viviamo.
Soprattutto
permette di bilanciare, con le dovute differenze numeriche, il confronto tra
maggioranza e minoranza nel rispetto del
sano confronto democratico.
Tutto ciò
porterebbe solo vantaggi alla nostra comunità e all’inizio di una nuova
primavera politica.
Le forze e le capacità ci sono….è arrivato il momento di farle sbocciare.
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