sabato 28 novembre 2015

CENTRO STORICO TRA CAVITÀ E ALLAGAMENTI




Il centro storico, che dovrebbe essere per l’appunto al centro del dibattito politico, non ha mai avuto l’attenzione che merita. Non stiamo parlando semplicemente del suo rilancio – almeno bisognerebbe provarci- ma stiamo parlando della gestione delle sue criticità; stiamo parlando di quei fattori che rischiano seriamente di dare un duro colpo ad una parte storica già largamente trascurata.
In particolare sto parlando delle cavità presenti e dei periodici allagamenti.

Le cavità esistenti a Frattaminore sono di natura artificiale, sia di natura verticale che orizzontale, ricavate in passato dai residenti per l’approvvigionamento idrico e per reperire sul posto il materiale da costruzione per le case. Man mano divennero luoghi per la conservazione alimentare, specialmente vino. Con il tempo le cavità sono state abbandonate e attraverso l’azione erosiva dell’acqua hanno subito alterazione e sono a tutt'oggi in un totale stato di degrado.

Questi vuoti, concentrati principalmente all’interno del centro storico, sono la causa del dissesto della zona con il conseguente rischio di formazione di voragini e il crollo delle strutture sovrastanti.

Dunque c’è bisogno di tenere costantemente sotto controllo lo stato delle cavità, anche per rassicurare i residenti della zona che, dopo l’ultima formazione di voragine nei pressi di via Liguori, vivono una situazione di profonda ansia.
Bisogna, con l’aiuto di fondi regionali ed europei, mettere in sicurezza le cavità attraverso il loro riempimento, oppure valutare la possibilità di un loro risanamento inserendolo all’interno di un piano di ripresa e sviluppo del centro storico, sempre in linea con le caratteristiche storico-culturali del nostro paese.
Non a caso all’interno del Rapporto Ambientale Preliminare redatto per la realizzazione del P.U.C. troviamo come obiettivo specifico quanto segue: “ Mettere in sicurezza e recuperare le cave tufacee”.

Per quanto riguarda gli allagamenti, che interessano essenzialmente via Viggiano, Via Liguori, Piazza Crispi, Via Roma e Vico dell’Angelo, sono dovuti a vari fattori: alla conformazione orografica del terreno, visto che si tratta del punto più basso di Frattaminore; al fatto che il collettore che corre lungo l’asse via Sant’Arpino – via Viggiano raccoglie le linee fognarie di quasi tutto il centro urbano, fino a via Cavalieri di Vittorio Veneto compresi i due PEEP; alla difficoltà dello stesso collettore a confluire le acque nel collettore posto lungo la strada provinciale Aversa-Caivano.
Come atti per la risoluzione del problema abbiamo una Delibera di Giunta la n°125 del 14/10/2014  avente come oggetto “Manutenzione straordinaria del collettore fognario di via Viggiano e via Turati. Redazione del documento preliminare e della progettazione preliminare – atto d’indirizzo” e una Determinazione la  n. 44 del 13/11/2015 avente come oggetto: “Studio per la risoluzione del problema del sistema fognario persistente in via Viggiano. Affidamento incarico”.

Gli allagamenti creano disagi ai residenti con possibili danni alle loro abitazioni, con conseguente citazione in giudizio del Comune, e contestualmente le acque che il sistema fognario non riesce ad accogliere molto probabilmente trovano il loro sfogo all’interno delle cavità contribuendo alla loro instabilità.

Serve un impegno serio e preciso dell’attuale Commissario Prefettizio a cui deve far seguito un altrettanto impegno della futura Amministrazione.
Basta fare finta di niente e rimandare, non c’è più tempo da perdere.
Cavità e allagamenti sono in parte correlati tra loro e la loro definita soluzione sono alla base del rilancio del Centro Storico e di conseguenza di tutto il paese.


Il cuore di Frattaminore sta soffrendo e se si ferma il cuore rischia di fermarsi tutto il resto.

martedì 3 novembre 2015

FRATTAMINORE PRIMA DI TUTTO



Frattaminore al primo posto; prima delle legittime aspirazioni dei candidati alle prossime Amministrative.

Al centro del prossimo dibattito politico e della successiva programmazione ci deve essere soltanto il bene comune.
C’è bisogno di un’attenzione esclusiva, senza fini personali, al nostro territorio e alla nostra intera comunità.
Frattaminore richiede lo sviluppo e la realizzazione di progetti che siano rispondenti alle reali esigenze dei cittadini sul lungo termine, piuttosto che di progetti tendenti al semplice consenso elettore.
E’ giunto il momento di fare scelte coraggiose e impegnative, sebbene possano essere impopolari.

Per farlo nel migliore dei modi dobbiamo partire - e non mi stancherò mai di dirlo - dalla storia e dalle tradizione locali, passando per un dibattito che coinvolga tutte le persone interessate e con l’apporto di idee innovative.
Tutto questo per giungere a soluzioni che siano compatibili e sostenibili per il nostro territorio; ricordando che le decisioni di oggi condizioneranno le scelte delle future generazioni frattaminoresi.

Si dovrà perciò partire dal:

·      Salvaguardare e valorizzare il centro storico, eliminando definitivamente le annose criticità come la questione degli allagamenti e tenendo sotto controllo lo stato delle cavità esistenti;
·      Portare a termine con la giusta valutazione i progetti in essere e valutare attentamente quelli futuri in base alle effettive esigenze della comunità, con una seria valutazione dell’impatto ambientale e con zero consumo di suolo;
·      Avere maggiore attenzione alle aree e alle opere pubbliche esistenti avviando una seria riqualificazione, garantendo l’ordinaria manutenzione e pulizia;
·      Promuovere politiche sociali sempre più attente alle famiglie disagiate e alle persone con disabilità.
·      Gestire il denaro pubblico in base al principio del “buon padre di famiglia”, gestendolo cioè in modo da evitare sprechi e spese pazze tendenti solo al consenso elettorale. In questo modo sarà possibile valutare ed eventualmente attuare una riduzione della pressione fiscale.
·      Installare su tutti gli edifici pubblici pannelli solari  per ridurre i costi dell’energia elettrica e convertire i sistemi di riscaldamento degli stessi, alcuni alimentati ancora a gasolio(ad esempio l'edificio scolastico di Via Manzoni), per ridurre costi e inquinamento (in riferimento anche al Patto dei Sindaci del 2014) .
·      Promuovere tutte le possibili iniziative culturali come momento fondamentale di aggregazione e per vivere il proprio territorio, concentrando tutte le iniziate al centro del paese;  favorendo una costante collaborazione con tutte  le associazioni del territorio e in piena sinergia con le attività commerciali.

Questi sono solo alcuni dei temi da affrontare e che cercherò di affrontare nel corso dei prossimi mesi, con la modestia di chi sa di non avere specifiche competenze tecniche ma ritiene importante dare un contributo al proprio paese.


Un contributo che deve essere prima di tutto un atto di amore verso la mia Frattaminore.